Introduzione
Ti raccontiamo un breve storia sulla filiera tracciata del vino, cosa è, come funziona e come viene applicata.
Il controllo di filiera è un tema che sta molto a cuore a produttori e consumatori. Questo riesce a garantire trasparenza per il cliente e una serie di vantaggi per il produttore che esamineremo adesso.
Le varie fasi di vita della bottiglia sono seguite da un diverso impiego della tecnologia RFID (Radio frequency IDentification) o NFC (Near Field Communication).
- La raccolta
- L’ingresso in cantina
- Tracciamento durante la lavorazione
- Tag delle bottiglie
La raccolta

Durante la raccolta, l’uva viene trasportata in cantina utilizzando delle cassette, generalmente in plastica.
Sulle cassette vengono applicati dei tag RFID di tipo UHF (leggibili a lungo raggio), mediante i quali è possibile identificare univocamente la cassetta.
Una volta riempita durante la raccolta, la cassetta viene trasportata in cantina su un carrello.
Ingresso delle cassette in cantina
Entriamo ora nel vivo della filiera tracciata del vino.
Le cassette che entrano in cantina attraversano un varco in grado di leggere i tag applicati in precedenza.
Il varco lettore, anche chiamato “gate”, è in grado di leggere istantaneamente decine di tag, posti fino a 6-7 metri di distanza.
I vari tag vengono letti e registrati su un server, che ne salva l’identificativo, l’ora di arrivo e in seguito l’orario di uscita.
In questo modo viene creato un database che tiene traccia di quante cassette vengono scaricate ogni giorno, quanto tempo impiegano per essere portate dal vigneto alla cantina.

Tracciamento durante la lavorazione
In cantina tutti i contenitori sono taggati e possono essere letti e scritti un’infinità di volte.
Durante tutta la lavorazione che trasforma l’uva in vino vengono tracciati:
- spostamenti e travasi
- aggiunte di prodotti
- filtraggi e lavorazioni
Tutto questo grazie ad un meticoloso lavoro del cantiniere, che mediante un lettore RFID manuale si occupa di tenere traccia e registrare tutte queste informazioni.
Le informazioni inserite durante il ciclo produttivo di ogni partita di vino saranno poi accessibili al produttore per avere uno storico di dati da poter inserire nel proprio gestionale. Mentre il cliente potrà informarsi su tutta la storia che sta dietro la bottiglia che sta bevendo.
Adesso vediamo come la filiera tracciata del vino cambia forma e si modifica per essere a disposizione del cliente, restando utile ed efficiente per il produttore.
Tag bottiglia nfc

La fase che precede lo stoccaggio delle bottiglie è quella di imbottigliamento ed etichettatura. In questa fase vengono applicate delle nuove etichette su tutte le bottiglie. Queste nuove etichette, che possono essere applicate sotto all’etichetta usata normalmente, sono diverse da quelle viste finora. Sono etichette ibride RFID/NFC. Ciò permette di utilizzare il tag in duplice modo:
- RFID permette al produttore dileggere e scrivere decine di tag contemporaneamente, così da snellire il processo di gestionet
- NFC permette al cliente di leggere l’etichetta “smart” tramite il proprio smartphone
La bottiglia di vino che arriva in tavola ed è dotata di questo tag è in grado di raccontare la sua storia, nei minimi dettagli. Massima trasparenza per il cliente e massima efficienza per il produttore. Tutto a fronte di costi sostenibili ed altamente scalabili. Questo è un breve esempio che racconta la filiera tracciata del vino, ma se sei interessato e vuoi scoprire di più non esitare a contattarci.
Il nostro servizio
Aimbot può fornire un servizio completo ed efficiente per applicare moderni sistemi di tracciamento alla tua filiera, che appartenga al mondo dell’enogastronomia o meno.